La verità sui film che trattano di poker è che pochissimi parlano del gioco del poker. La maggior parte descrive qualche tipo di dramma umano ed il poker è solo un elemento di una storia più ampia.
La necessità di una storia che mascheri il gioco viene dal fatto che, se il film fosse solo sul poker, ci sarebbero due ore di gioco di carte per poi avere un po’ emozione alla fine. Sarebbe come guardare il wrestling professionistico, ma senza tutti gli urli ed i colpi sul tappeto.
Detto questo, il film “Stoic” racconta una storia piuttosto inquietante che inizia con una delle scommesse di poker peggiori della storia. Nel film, tre carcerati decidono di alleviare la noia di una prigione tedesca giocando un po’ a poker. Visto che le regole del carcere non prevedono l’accesso a nessun sistema di pagamento online, decidono che chi perderà dovrà mangiare qualcosa, vomitarlo e poi rimangiare ciò che ha appena rigettato.
Questo utilizzo del poker in un film mi ha fatto rimpiangere i giorni in cui Brett Maverick cercava di conquistare Jodi Foster durante la pausa di un torneo. L’inizio del film Stoic va ben oltre la volgarità.