
Teen Patti, un film dedicato al gioco d’azzardo, all’avidità e ai numeri è stato presentato nelle sale da pochi giorni, raccogliendo critiche contrastanti.
Teen Patti è un gioco di carte non molto diverso dal poker. E’ nato in India ed è famoso anche con il nome di Flash. Ogni giocatore contribuisce al piatto e riceve 3 carte sulle quali fa la sua puntata. Il giocatore può scegliere se lasciare, vedere (cioè puntare la stessa somma giocata dal giocatore precedente) oppure rilanciare. E’ possibile anche giocare alla cieca (senza guardare le carte) e questa modalità consente ai giocatori di scommettere metà della puntata rispetto ai giocatori che hanno guardato le carte. Le puntate continuano fino a quando rimangono in gioco solo due contendenti e uno vede le carte dell’altro per un ammontare doppio rispetto alla puntata fatta.
Questa struttura delle scommesse significa che le puntate al tavolo possono diventare molto alte e quindi spesso vengono applicati dei limiti. Il valore delle mani è simile a quello del poker e tre Assi rappresentano una mano imbattibile.
Il gioco rappresenta lo sfondo del film. Venkat Subramaniam è un professore di matematica che elabora una teoria sulla casualità che poi applica al Teen Patti. Questo gli permette di predire con un ragionevole grado di accuratezza quale mano sarà la più forte. Shantanu è un suo collega che ha bisogno di denaro e chiede a Venkat di mettere alla prova la sua teoria in diversi club di gioco.
I due coinvolgono un gruppo di studenti e creano un linguaggio dei segni che poi utilizzeranno per scambiarsi informazioni sulle mani. Inizialmente riescono ad ottenere un notevole successo, ma lentamente le cose sfuggono di mano e alcune debolezze umane, quali ricatti e una storia d’amore stile Bonnie e Clyde, vanno ad interferire con il successo. Nonostante la loro avventura nelle scommesse fallisca, Venkat Subramaniam viene riconosciuto come un genio della matematica e riceve il premio Isaac Newton.
In realtà il film manca di originalità. La trama è presa a prestito da un altro film dedicato al gioco, il più famoso “21” che racconta le vicende al tavolo da blackjack di un gruppo di contatori di carte, studenti del MIT. Il copione è un po’ sdolcinato, ma ci sono buone prove di recitazione all’interno del cast, soprattutto da parte di Ben Kingsley che riveste il ruolo del matematico formatosi all’Università di Cambridge.